Quaderni 1914-1916: Difference between revisions

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{{Header|Tractatus logico-philosophicus}}
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É chiaro che in “xRy” può essere contenuto l’elemento designante di una relazione, anche nel caso in cui “x” e “y” non designano nulla. E allora la relazione la sola cosa che viene designata in quel segno.
É chiaro che in “xRy” può essere contenuto l’elemento designante di una relazione, anche nel caso in cui “x” e “y” non designano nulla. E allora la relazione la sola cosa che viene designata in quel segno.


Ma com’è possibile allora<ref>&nbsp;</ref> che all’interno di un codice “chilo” significhi: “sto bene”? In questo caso un ''segno semplice'' afferma pur qualcosa e viene utilizzato per comunicare qualcosa ad altri. ––
Ma com’è possibile allora<ref>...</ref> che all’interno di un codice “chilo” significhi: “sto bene”? In questo caso un ''segno semplice'' afferma pur qualcosa e viene utilizzato per comunicare qualcosa ad altri. ––


Non può dunque la ''parola'' “chilo” nel significato precedente esser vera o falsa?!
Non può dunque la ''parola'' “chilo” nel significato precedente esser vera o falsa?!
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Ciò che in “~p” nega non è il “~” prima del “p”, bensì ciò che è comune a tutti i segni che in questa notazione con “~p” sono di identico significato; ossia ciò che è comune di
Ciò che in “~p” nega non è il “~” prima del “p”, bensì ciò che è comune a tutti i segni che in questa notazione con “~p” sono di identico significato; ossia ciò che è comune di


<!--{| style="border:none; margin: 10px auto 10px auto;"
|-
|~p<br>
<nowiki>~~~</nowiki>p<br>
~p ∨ ~p<br>
~p.~p
|<span style="font-size:600%">}</span>
|und dasselbe<br>gilt für die<br>Allgemeinheits-<br>bezeichnung etc.
|-
| colspan="3" |etc. etc.
|-
|}-->
<p style="text-align:center;"><math>\left .  
<p style="text-align:center;"><math>\left .  
\begin{matrix}
\begin{matrix}
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\sim p . \sim p \\
\sim p . \sim p \\
\text{etc. etc.}
\text{etc. etc.}
\end{matrix} \right \} \text{e lo stesso vale per la notazione generale etc.}</math>
\end{matrix} \right \} \text{und dasselbe gilt für die Allgemeinheitsbezeichnung etc.}</math>
</p>
</p>


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(Questa teoria tratta le proposizioni in maniera esclusiva, per così dire come un mondo a sé non collegato con ciò che esse rappresentano.)
(Questa teoria tratta le proposizioni in maniera esclusiva, per così dire come un mondo a sé non collegato con ciò che esse rappresentano.)


Il collegamento della teoria dell’immagine con la teoria delle classi<ref>La teoria della proposizione in quanto classe [''N. d. C.'']</ref> diverrà assolutamente evidente solo in seguito!
Il collegamento della teoria dell’immagine con la teoria delle classi<ref>La teoria della proposizione in quanto classe. [''N. d. C.'']</ref> diverrà assolutamente evidente solo in seguito!


Non si può dire di una tautologia che essa è vera, poiché essa è ''resa vera''.
Non si può dire di una tautologia che essa è vera, poiché essa è ''resa vera''.