Recensione di “La scienza della logica” di P. Coffey: Difference between revisions

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Coffey, come molti logici, trae grande vantaggio dal fatto di non esprimersi in modo chiaro; è difficile infatti muovergli obiezioni se non si riesce a capire se intende dire “sì” o se intende dire “no”. Tuttavia si riconoscono abbastanza chiaramente, anche attraverso la sua espressione nebulosa, molti gravi errori; elencherò alcuni di quelli che fanno maggiore impressione, e raccomanderei a chi studia logica di cercare questi errori, e le loro conseguenze, anche in altri testi di logica. (I numeri tra parentesi indicano le pagine del libro di Coffey – volume I – dove l’errore compare per la prima volta; gli esempi illustrativi sono miei.)
Coffey, come molti logici, trae grande vantaggio dal fatto di non esprimersi in modo chiaro; è difficile infatti muovergli obiezioni se non si riesce a capire se intende dire “sì” o se intende dire “no”. Tuttavia si riconoscono abbastanza chiaramente, anche attraverso la sua espressione nebulosa, molti gravi errori; elencherò alcuni di quelli che fanno maggiore impressione, e raccomanderei a chi studia logica di cercare questi errori, e le loro conseguenze, anche in altri testi di logica. (I numeri tra parentesi indicano le pagine del libro di Coffey – volume I – dove l’errore compare per la prima volta; gli esempi illustrativi sono miei.)


::I [36] L’autore ritiene che tutte le proposizioni siano della forma soggetto-predicato.
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<ol style="list-style-type: upper-roman;">
::II [31] Egli ritiene che la realtà cambi per il fatto di divenire oggetto dei nostri pensieri.
<li>[36] L’autore ritiene che tutte le proposizioni siano della forma soggetto-predicato.</li>
 
<li>[31] Egli ritiene che la realtà cambi per il fatto di divenire oggetto dei nostri pensieri.</li>
::III [6] Egli confonde la copula “è” con la parola “è” come espressione di identità. (La parola “è” ha ovviamente significato diverso nelle proposizioni:
<li>[6] Egli confonde la copula “è” con la parola “è” come espressione di identità. (La parola “è” ha ovviamente significato diverso nelle proposizioni:
::::“Due è la metà di quattro”
<ul style="list-style-type: none;"><li>“Due è la metà di quattro”</li>
::::e “Socrate è mortale”.)
<li>e “Socrate è mortale”.)</li></ul></li>
 
<li>[46] Egli confonde le cose con le classi a cui appartengono (Un uomo è evidentemente qualcosa di assai diverso dall’umanità.)</li>
::IV [46] Egli confonde le cose con le classi a cui appartengono (Un uomo è evidentemente qualcosa di assai diverso dall’umanità.)
<li>[48] Egli confonde le classi e i complessi. (L’umanità è una classe i cui elementi sono gli umani; ma una libreria non è una classe i cui elementi sono libri, dal momento che i libri diventano parte di una libreria solo per il fatto di trovarsi in certe relazioni spaziali gli uni con gli altri, mentre le classi sono indipendenti dalle relazioni tra i loro membri.)</li>
 
<li>[47] Egli confonde i complessi e le somme. (Due più due fa quattro, ma quattro non è un complesso di due e se stesso.)</li>
::V [48] Egli confonde le classi e i complessi. (L’umanità è una classe i cui elementi sono gli umani; ma una libreria non è una classe i cui elementi sono libri, dal momento che i libri diventano parte di una libreria solo per il fatto di trovarsi in certe relazioni spaziali gli uni con gli altri, mentre le classi sono indipendenti dalle relazioni tra i loro membri.)
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::VI [47] Egli confonde i complessi e le somme. (Due più due fa quattro, ma quattro non è un complesso di due e se stesso.)


Questa lista di errori potrebbe essere ampliata parecchio.
Questa lista di errori potrebbe essere ampliata parecchio.