Tractatus logico-philosophicus (italiano): Difference between revisions

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Così la parola «è» compare come copula, come segno di identità e come espressione dell'esistenza; «esistere» come verbo intransitivo alla stessa stregua di «andare»; «identico» come aggettivo; parliamo di ''un qualcosa'', ma anche dell'accadere ''di qualcosa''.
Così la parola «è» compare come copula, come segno di identità e come espressione dell'esistenza; «esistere» come verbo intransitivo alla stessa stregua di «andare»; «identico» come aggettivo; parliamo di ''un qualcosa'', ma anche dell'accadere ''di qualcosa''.


(Nella proposizione «Rosa è rosa» – dove la prima parola è un nome di persona, l’ultima un aggettivo – queste parole non hanno semplicemente diverso significato, ma sono ''simboli diversi''.)
(Nella proposizione «Rosa è rosa» – dove la prima parola è un nome di persona, l'ultima un aggettivo – queste parole non hanno semplicemente diverso significato, ma sono ''simboli diversi''.)


{{ParTLP|3.324}} Così nascono facilmente gli equivoci più fondamentali (dei quali tutta la filosofia è piena).
{{ParTLP|3.324}} Così nascono facilmente gli equivoci più fondamentali (dei quali tutta la filosofia è piena).
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(Il numero dei posti nella parantesi a sinistra è determinato dal numero dei termini in quella a destra.)
(Il numero dei posti nella parantesi a sinistra è determinato dal numero dei termini in quella a destra.)


{{ParTLP|4.45}} Per ''n'' proposizioni elementari vi sono  possibili gruppi di condizioni di verità.
{{ParTLP|4.45}} Per ''n'' proposizioni elementari vi sono ''L<sub>n</sub>'' possibili gruppi di condizioni di verità.


I gruppi di condizioni di verità che appartengono alle possibilità di verità di un certo numero di proposizioni elementari possono essere ordinati in una serie.
I gruppi di condizioni di verità che appartengono alle possibilità di verità di un certo numero di proposizioni elementari possono essere ordinati in una serie.
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È chiaro che nella descrizione della forma proposizionale più generale può essere descritto ''solo'' ciò che essa ha di essenziale – altrimenti infatti essa non sarebbe la più generale.
È chiaro che nella descrizione della forma proposizionale più generale può essere descritto ''solo'' ciò che essa ha di essenziale – altrimenti infatti essa non sarebbe la più generale.


Che vi sia una forma proposizionale generale è dimostrato dall’impossibilità che vi sia una proposizione la cui forma non si sarebbe potuta prevedere (cioè costruire). La forma generale della proposizione è: le cose stanno così e così.
Che vi sia una forma proposizionale generale è dimostrato dall'impossibilità che vi sia una proposizione la cui forma non si sarebbe potuta prevedere (cioè costruire). La forma generale della proposizione è: le cose stanno così e così.


{{ParTLP|4.51}} Supponiamo che mi fossero date ''tutte'' le proposizioni elementari: viene da chiedersi quali proposizioni io potrei costruire con esse. E queste sono ''tutte'' le proposizioni ed esse sono ''così'' limitate.
{{ParTLP|4.51}} Supponiamo che mi fossero date ''tutte'' le proposizioni elementari: viene da chiedersi quali proposizioni io potrei costruire con esse. E queste sono ''tutte'' le proposizioni ed esse sono ''così'' limitate.
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{{ParTLP|5.22}} L'operazione è l'espressione di una relazione tra le strutture del suo risultato e delle sue basi.
{{ParTLP|5.22}} L'operazione è l'espressione di una relazione tra le strutture del suo risultato e delle sue basi.


{{ParTLP|5.23}} L'operazione è ciò che deve succedere all'una proposizione per ottenerne l’altra.
{{ParTLP|5.23}} L'operazione è ciò che deve succedere all'una proposizione per ottenerne l'altra.


{{ParTLP|5.231}} E questo dipenderà naturalmente dalle loro proprietà formali, dalla somiglianza interna delle loro forme.
{{ParTLP|5.231}} E questo dipenderà naturalmente dalle loro proprietà formali, dalla somiglianza interna delle loro forme.
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La nostra vita è tanto priva di fine quanto il nostro campo visivo è privo di limite.
La nostra vita è tanto priva di fine quanto il nostro campo visivo è privo di limite.


{{ParTLP|6.4312}} L'immortalità temporale dell'anima umana, cioè quindi la sua sopravvivenza eterna anche dopo la morte, non solo non è in alcun modo garantita, ma soprattutto è un’assunzione che non realizza affatto ciò che si è sempre voluto ottenere grazie a essa. Col mio sopravvivere in eterno si risolve forse un enigma? Non è questa vita eterna tanto enigmatica quanto la presente? La soluzione dell'enigma della vita nello spazio e nel tempo si trova ''al di fuori'' di spazio e tempo.
{{ParTLP|6.4312}} L'immortalità temporale dell'anima umana, cioè quindi la sua sopravvivenza eterna anche dopo la morte, non solo non è in alcun modo garantita, ma soprattutto è un'assunzione che non realizza affatto ciò che si è sempre voluto ottenere grazie a essa. Col mio sopravvivere in eterno si risolve forse un enigma? Non è questa vita eterna tanto enigmatica quanto la presente? La soluzione dell'enigma della vita nello spazio e nel tempo si trova ''al di fuori'' di spazio e tempo.


(Quelli che qui vanno risolti non sono problemi della scienza naturale.)
(Quelli che qui vanno risolti non sono problemi della scienza naturale.)